L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) di recente ha reso pubblica la composizione per il vaccino anti-influenzale che dovrà essere usato nella stagione 2025-2026 nell’emisfero settentrionale.
Si raccomanda l’utilizzo di un vaccino trivalente che contenga due sottotipi del virus influenzale A (H1N1 e H3N2) accompagnati da un lignaggio di influenza B di tipo Victoria. Si è deciso invece di non raccomandare la formulazione quadrivalente, che prevede un secondo lignaggio dell’influenza B in quanto si ritiene che non sia più giustificata l’inclusione di un antigene del lignaggio B/Yamagata visto che negli ultimi anni ha circolato poco e che nell’ultima stagione non ne è stato rilevato alcun campione.
Nel dettaglio, la composizione del vaccino indicata dall’Oms è la seguente: “A/Victoria/4897/2022 (H1N1)pdm09-like virus; A/Croatia/10136RV/2023 (H3N2)-like virus; B/Austria/1359417/2021 (B/Victoria lineage)-like virus” per vaccini coltivati nelle uova. Per le altre modalità di produzione, il virus A/H3N2 viene sostituito dalla variante “A/District of Columbia/27/2023 (H3N2)-like virus”. Qualora venisse deciso di produrre una versione quadrivalente, è possibile usare la variante di virus B/Yamagata degli anni precedenti: “B/Phuket/3073/2013 (B/Yamagata lineage)-like virus”.
L’aggiornamento periodico dei virus contenuti nei vaccini antinfluenzali, spiega l’Oms, è necessario affinché i vaccini siano adeguatamente aggiornati in modo da poter garantire una protezione adeguata alla popolazione vulnerabile e una gestione più efficace delle epidemie influenzali.