Negli Stati Uniti, dove da aprile 2024 sono stati segnalati un totale di 61 casi umani di influenza aviaria, è stato segnalato il primo caso di malattia grave collegata al virus dell’influenza aviaria A/H5N1 nel Paese (ceppo virale che causa mortalità di massa negli uccelli selvatici, diverso da quello che colpisce i bovini). Si tratta di un paziente che è stato ricoverato in ospedale in Louisiana. Mentre prosegue l’indagine sulla fonte dell’infezione, è stato stabilito che il paziente è stato esposto a uccelli malati e morti in allevamenti di cortile. I Centri statunitensi per la prevenzione e il controllo delle malattie sottolineano quindi che non c’è stata trasmissione di influenza aviaria da uomo a uomo. Nonostante si tratti del primo caso di malattia grave collegata al virus negli Stati Uniti, il rischio immediato per la salute pubblica derivante dall’influenza aviaria H5N1 rimane comunque basso. Gli esperti si aspettavano che prima o poi ci sarebbe stato un caso più serio degli altri, finora perlopiù caratterizzati da sintomi lievi. Gli esperti fanno però notare che è anche il primo caso di influenza aviaria H5N1 negli Stati Uniti che è stato collegato all’esposizione a un allevamento di cortile. Questo caso sottolinea dunque che anche gli uccelli selvatici e gli allevamenti di animali da cortile possono essere una fonte di esposizione. Ciò significa che anche i proprietari di allevamenti di animali da cortile, i cacciatori e gli appassionati di uccelli dovrebbero prendere precauzioni.
INFLUENZA AVIARIA: NEGLI USA PRIMO CASO UMANO GRAVE DI H5N1, IL RISCHIO RIMANE COMUNQUE BASSO
Le categorie maggiormente a rischio