INFLUENZA AVIARIA: IN USA IL PRIMO CASO UMANO SENZA CONTATTO CON ANIMALI INFETTI

Negli Usa, nel Missouri, è stato segnalato un primo caso di influenza aviaria senza contatto diretto con animali malati. Si tratta del 14esimo caso umano di H5N1 negli Stati Uniti dall’inizio del 2024 ma del primo senza un’esposizione ad animali malati o infetti, lo ha reso noto il Center for Disease Control statunitense (CDC). Il paziente è stato curato con farmaci antivirali e dimesso dall’ospedale una volta guarito dall’infezione. Al momento non sono noti casi di trasmissione dell’influenza aviaria fra esseri umani e il Cdc rassicura che il rischio di diffusione del virus tra la popolazione rimane basso, anche se l’attenzione resta alta a livello globale soprattutto dopo il recente salto di specie del virus dagli uccelli ai mammiferi. Anche se l’analisi genetica attuale indica che il virus H5N1 non è ancora in grado di trasmettersi facilmente da uomo a uomo, gli esperti invitano infatti a non abbassare la guardia, anche perché i casi di infezione nell’uomo continuano ad aumentare. Attualmente il caso H5N1 del Missouri fa un po’ preoccupare.  Fino a ora l’aviaria era stata confinata come una malattia di nicchia, colpiva operatori che trattavano pollame o bovini. Ora qualcosa è cambiato, il virus H5 ha fatto un salto di qualità e per la prima volta ha contagiato un uomo che non ha mai avuto alcun contatto con animali infetti. Se si verificasse una mutazione genica che rendesse trasmissibile il virus tra le persone, come fu per l’H1N1, le cose si complicherebbero. Tra l’altro, i contagi schizzerebbero perché si tratta un virus respiratorio, quindi facilmente trasmissibile. Ciò significa che potrebbe portare a una pandemia.

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