La variante Delta di Sars-CoV-2, meglio conosciuta come variante indiana, che sta facendo schizzare nuovamente il numero dei contagi nel Regno Unito imponendovi un rinvio dell’eliminazione delle misure restrittive, è già presente in oltre 70 Paesi e si sta diffondendo rapidamente in tutto il mondo grazie al fatto che sembra essere il 64% più contagiosa e in parte più resistente rispetto alle precedenti varianti. E comincia a preoccupare anche l’Italia, dopo il focolaio scoppiato in una palestra milanese dove ha colpito un vaccinato. A suscitare più timori è infatti proprio la capacità della variante di eludere (in parte) la protezione dei vaccini. Sulla base delle analisi sui dati inglesi, i vaccini in uso sembrano comunque essere ancora efficaci, soprattutto dopo due dosi, anche se in maniera lievemente minore. Gli esperti hanno infatti calcolato un’efficacia dell’80% dopo una dose verso il rischio di ospedalizzazione e decesso e maggiore del 95% dopo due dosi. Ecco perché è importante eseguire entrambe le dosi e farlo velocemente. Quello che deve essere chiaro è che il vaccino ci protegge anche da questo tipo di variante: non impedisce il contagio, quanto piuttosto l’aggravamento. Nel frattempo è necessario aumentare i tracciamenti ed impedire così il diffondersi della variante. Se lo facciamo adesso riusciamo a evitare un possibile colpo di coda dei contagi in autunno. E soprattutto non bisogna pensare che allentare le restrizioni equivalga a un liberi tutti. Non siamo ancora usciti dalla pandemia e bisogna fare un passo alla volta. Anche se oggi il quadro del contagi nel nostro Paese vede una presenza assai bassa della variante Delta (sotto la soglia dell’1% stando ai dati confermati dall’Istituto superiore di sanità), la presenza di questa variante è probabilmente ancora sottostimata; quindi l’invito è di continuare a mantenere le misure di contenimento, ossia utilizzare mascherina, distanziamento, lavaggio delle mani. I comportamenti per prevenire Covid non devono cambiare per i vaccinati. Le precauzioni sono indispensabili per evitare che il virus continui a circolare e possano diffondersi nuove varianti.
ANCHE IN ITALIA PREOCCUPA LA VARIANTE DELTA, MA CON DOPPIA DOSE DI VACCINO MAGGIORI CHANCE DI COPERTURA
Le categorie maggiormente a rischio