A differenza dell’anno passato dove sembrava che l’influenza non esistesse più, quest’anno il virus è tornato a farsi sentire, tanto che ha già scatenato un’impennata di casi. Secondo i primi dati raccolti dalla Sorveglianza Integrata dell’Influenza (Influnet), coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) in collaborazione con il Ministero della Salute, si osserva infatti un’incidenza pari a 3,49 casi ogni mille assistiti, il triplo rispetto a quella registrata nella stessa settimana della stagione 2019-20, l’ultima in cui è stata osservata un’epidemia stagionale. Da questi primi dati si vede quindi che quest’anno l’influenza potrebbe crescere in misura maggiore rispetto all’anno scorso anche se ovviamente bisognerà aspettare ulteriori dati nelle prossime settimane. Per quanto riguarda la diffusione sul territorio nazionale, quelle più colpite al momento sono le regioni del Nord. E i maggiormente colpiti sono i bambini al di sotto dei cinque anni di età, un dato che conferma i timori di medici e pediatri, per via del ritorno a scuola e dell’allentamento delle misure anti Covid, i quali consigliano fortemente di vaccinare anche i bambini. Tra l’altro il vaccino antinfluenzale si trova quest’anno anche in farmacia e per i più piccoli c’è anche la possibilità di farlo con spray. In queste settimane stiamo comunque osservando un’elevata richiesta di vaccinazione antinfluenzale, negli anziani e nelle fasce a rischio ma anche nella popolazione generale, domanda maggiore anche rispetto alla scorsa stagione in cui c’è stato sicuramente un aumento di richieste, il che fa ben sperare.
BRUSCA PARTENZA PER L’INFLUENZA STAGIONALE, I BAMBINI SOTTO I CINQUE ANNI SONO I PIÙ COLPITI
Le categorie maggiormente a rischio