INFLUENZA: MAI COSì POCHI CASI

Mesi fa c’era stato un grande allarme per quello che sarebbe potuto accadere con l’arrivo dell’inverno e con la combinazione Covid-influenza. Poi, è stato osservato quello che è accaduto nell’emisfero Sud del mondo, dove l’influenza non si è quasi manifestata. Sembra infatti che, in quest’anno tristemente dominato dalla pandemia, l’influenza stagionale stia colpendo ovunque molto meno che in passato.  In Italia, come rileva il sito Influnet, la rete italiana di sorveglianza dell’influenza coordinata dall’Istituto superiore di sanità con il sostegno del Ministero della Salute, durante la cinquantatreesima settimana del 2020 (quella dal 28 dicembre al 3 gennaio), l’incidenza delle sindromi influenzali ha continuato ad essere stabilmente sotto la soglia basale con un valore pari a 1,4 casi per mille pazienti, in tutte le Regioni. Nella scorsa stagione in questa stessa settimana il livello di incidenza era pari a 4,9 casi per mille assistiti. Insomma, oltre due terzi di casi in meno. Inoltre, mentre negli altri anni in questa fase la curva di diffusione si mostrava in costante salita, per adesso non solo questo fenomeno sembra che non si stia verificando, ma al contrario l’incidenza appare addirittura in leggero calo rispetto alle scorse settimane. Questa sarebbe dunque la conferma che le precauzioni anti diffusione Covid, e quindi lavaggio delle mani, uso della mascherina e assenza di assembramenti, stanno rallentando la diffusione anche dei virus influenzali. E poi c’è il vaccino: oggi in Italia la copertura vaccinale generale è al 16,8% (quella dei soggetti a rischio, gli over 65, al 54,6%) in questa stagione 2019-2020 il dato più alto dal 2011.

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