INFLUENZA NEI BAMBINI COSA E’ UTILE SAPERE

La vaccinazione influenzale è una difesa importante per le categorie più a rischio, tra cui troviamo i bambini. In questi giorni stiamo assistendo ad un picco di casi, dovuti probabilmente ad una copertura vaccinale inferiore rispetto agli anni passati.
Di seguito alcuni consigli per come affrontare l’influenza nei bambini.
I bambini, in particolare quelli in età scolare, sono tra i primi soggetti a contrarre la malattia all’inizio del periodo epidemico e a diffonderla nelle famiglie. All’inizio dell’epidemia  influenzale la circolazione del virus è quindi favorita dal contagio che si realizza in ambito familiare specie dove sono presenti bambini di questa età.
Le manifestazioni cliniche dell’influenza sono simili a quelle degli adulti, ma vi sono sostanziali differenze tra i neonati – i bambini compresi tra l’anno e i cinque anni – e i giovani sino all’adolescenza, in considerazione anche delle diverse capacità di comunicare e quindi di riferire correttamente la sintomatologia da cui sono colpiti.
Va anche detto che gli studi disponibili nell’età pediatrica hanno preso in considerazione i soggetti ospedalizzati  e quindi sono stati enfatizzati  soprattutto  gli aspetti più gravi dell’infezione.
I neonati e i lattanti presentano una sintomatologia non specifica, caratterizzata fondamentalmente da: letargia, inappetenza e apnea, solo eccezionalmente associate  a febbre. Diarrea e vomito con dolore addominale sono tra i disturbi  più frequenti che determinano  l’ospedalizzazione soprattutto nei soggetti al di sotto dei sei mesi di vita.
Nella fascia di età tra l’uno e i cinque anni la sintomatologia generalmente è caratterizzata da: esordio brusco con febbre alta, inappetenza, tosse, sonnolenza, congiuntivite con occhi arrossati. Nei bambini ospedalizzati sotto i 5 anni di età le convulsioni sono presenti in più del 20% dei casi.
 
E’ proprio l’inappetenza il segnale più evidente che il bambino, ancora incapace di descrivere gli altri sintomi (in particolare, cefalea, faringodinia e mialgia), ha contratto l’influenza.
In particolare la congiuntivite è più frequente nell’infanzia  rispetto all’età adulta, così come la mialgia e i sintomi delle basse vie respiratorie.
L’incidenza di sonnolenza decresce con l’età, dal 50% nei bambini con meno di 4 anni sino a poco più del 10% per cento nei bambini tra i 5 e i 14 anni, diventando poi rara nell’età adulta.
L’otalgia, indica spesso la presenza di un’otite media, che ha una discreta prevalenza nei bambini che richiedono ospedalizzazione.
Nell’ambito dei sintomi respiratori più gravi sono frequenti gli episodi di croup e bronchiolite con broncospasmo.
I bambini di età superiore ai sei anni presentano sintomi e segni clinici sovrapponibili per modalità d’esordio ed evoluzione a quelli dei soggetti adulti.

DIAGNOSI CLINICA DI INFLUENZA NEL BAMBINO
Considerare quanto indicato per gli adulti tenendo conto che:

  • I bambini più piccoli non sono in grado di descrivere la sintomatologia sistemica che si evidenzia semplicemente  con: irritabilità, pianto e inappetenza.
  • Vomito e diarrea sono frequenti nel lattante che solo eccezionalmente presenta febbre.
  • Occhi arrossati e congiuntivite sono caratteristici del bambino in età prescolare che di regola presenta febbre elevata.
  • Nel bambino di 1-5 anni considerare la grande frequenza di laringotracheite e

 

TERAPIA
La terapia è sintomatica: utili l’idratazione, l’umidificazione dell’ambiente, il riposo a letto, gli antipiretici, avendo cura nei bambini sotto i 16 anni di evitare l’aspirina, per l’associazione influenza-Sindrome di Reye, gli antitussigeni ed i mucolitici.
E’ importante, negli adulti, sospendere il fumo ed il consumo di alcool, per non aggravare il danneggiamento del sistema ciliare. L’antibioticoterapia è da riservare alle complicanze batteriche dato che, l’impiego profilattico, non riduce le complicanze e può invece favorire la selezione di germi resistenti.

Il ricorso ragionato agli antibiotici

In corso di Sindrome influenzale è molto importante, dalla diagnosi precoce e dall’andamento clinico, formulare una prognosi per intervenire in modo adeguato sui sintomi ed eventualmente associare o meno la somministrazione di antibiotici.
L’utilizzo degli antibiotici in corso di “Sindrome influenzale” è un momento di scelta molto delicato è infatti ormai dimostrato che alla base dell’aumento delle resistenze batteriche ed alla virulentazione di specie saprofitiche, c’è l’uso indiscriminato e spesso non necessario di questi farmaci. In Europa per esempio, il 29 % delle infezioni a carico del tratto distale dell’apparato respiratorio sono di origine virale e nel 71 % di queste forme il medico di famiglia prescrive l’antibiotico.
Si parla di utilizzo ragionato della terapia antibiotica in corso di influenza, valutando, soprattutto nelle diverse fasce di età, il verificarsi di complicanze a carico delle alte e basse vie respiratorie da sovrapposizione batterica all’iniziale forma virale.
I parametri clinici fondamentali per valutare una sovrapposizione batterica in corso di influenza clinica sono due: la persistenza e la gravità dei sintomi.
La risoluzione spontanea dell’infezione virale avviene in 5-7 giorni, un perdurare dei sintomi oltre tale limite induce a sospettare fortemente una sovrapposizione batterica.
La gravità dei sintomi fin dall’esordio ed il loro perdurare senza miglioramenti nei primi giorni di infezione virale come per esempio 39°C di temperatura corporea oltre il 3-5 giorno, la presenza di aumentata espettorazione ed a carattere mucopurulento, la tosse e dispnea ingravescenti,  possono
far sospettare una sovrapposizione batterica.
In condizioni normali, in soggetti, adulti o bambini, sani con una evoluzione auto-limitante della Sindrome influenzale non è necessario alcun trattamento antibiotico.

E’ fondamentale che il medico ed il pediatra di famiglia utilizzino gli antibiotici in modo ragionato, ma soprattutto che possano stabilire un rapporto di fiducia con il paziente ed i suoi familiari tale da riuscire ad “educarli” sulle indicazioni alla prescrizione di antibiotici in corso di Sindrome influenzale.
 
 

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