INFLUENZA: QUEST’ANNO NON MOLLA, PLATEAU STABILE DA SEI SETTIMANE

Dopo il picco di dicembre 2022 la curva epidemica si è andata abbassando: a febbraio però si è stabilizzata e non sta calando. L’incidenza dei casi di sindromi influenzali in Italia è infatti stabile da circa 3 settimane, seppure mantenendosi nella fascia corrispondente alla bassa intensità visto che si registrano soltanto 8 contagi ogni mille assistiti. Si calcola che ad oggi siano stati colpiti 10 milioni di cittadini dal mese di ottobre. Le Regioni dall’incidenza maggiore sono Toscana e Abruzzo e ad ammalarsi di più sono i bambini. Febbre, raffreddore, mal di gola, intensi dolori articolari ma anche mal di testa e inappetenza i sintomi più comuni, che durano diversi giorni. Il numero di sindromi simil-influenzali è sostenuto, oltre che dai virus influenzali, anche da altri virus respiratori, tra i quali il virus respiratorio sinciziale, nei bambini molto piccoli, e il SARS-CoV-2. La ragione di un simile effetto prolungato virus potrebbe essere dovuta alla circolazione di virus più aggressivi, ma molto dipende da come l’organismo risponde. Dopo due anni di pandemia, in cui le restrizioni messe in atto contro il Covid hanno praticamente azzerato la circolazione degli altri virus, il ritorno dell’influenza ha colto infatti impreparate le nostre difese immunitarie. E’ come se la memoria immunitaria non avesse più il ricordo dei vecchi virus e di come si combattono. E così l’influenza ha avuto la strada libera.

Le ultime dai virus respiratori