I numeri dell’emergenza Coronavirus cominciano a scendere, la situazione in Italia sembra migliorare ma nei prossimi mesi bisognerà fare i conti anche con un altro pericolo, ovvero l’influenza. Per ora sono stati segnalati solo casi sporadici: l’ultimo bollettino del 25 novembre scorso rileva livelli ancora molto bassi. Quest’anno grazie alle misure di protezione (distanziamento, mascherine e anche smart working) è infatti probabile che l’ondata dei contagi slitti in avanti e che il picco dell’influenza arrivi a gennaio e prosegua fino a febbraio, proprio in concomitanza con l’inizio della campagna vaccinale per il Covid, che verosimilmente potrebbe subire qualche ritardo proprio a causa dell’influenza. Infatti, se coloro che devono essere vaccinati contro il Covid nel frattempo contraggono l’influenza dovranno posticipare la vaccinazione. Sarebbe bene dunque che le categorie a rischio riuscissero a vaccinarsi contro l’influenza entro dicembre, in modo che il piano anti-covid non debba subire battute di arresto proprio al suo esordio.
LA PREOCCUPAZIONE DEI VIROLOGI: IL PICCO DELL’INFLUENZA POTREBBE FAR SLITTARE LA VACCINAZIONE ANTI-COVID
Le categorie maggiormente a rischio