MASCHERINE E DISTANZIAMENTO FRENANO L’INFLUENZA STAGIONALE, MA NON BISOGNA ABBASSARE LA GUARDIA

Le precauzioni adottate in Italia nell’ultimo anno per ridurre il possibile contagio da Covid-19 stanno abbattendo l’incidenza dell’influenza stagionale. Allo stato attuale, grazie al distanziamento sociale, all’uso delle mascherine e alla frequente igienizzazione delle mani, la diffusione in Italia del ceppo virale influenzale, identificato per la prima volta il 29 settembre, risulta infatti essere quasi inesistente. L’ultimo rapporto settimanale InfluNet, redatto dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e riferito al periodo 30 novembre-6 dicembre, indica che l’incidenza delle sindromi influenzali è stabile e sotto la soglia basale, pari a 1,9 casi per mille assistiti. Numeri che potrebbero dire poco ma che appaiono invece significativi se rapportati ai dati raccolti nello stesso periodo nel 2019. Tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre, l’anno scorso la curva si stava infatti già arrampicando oltre la soglia basale, con un’incidenza di 3 casi per mille abitanti. In quella settimana si stimavano almeno 174mila casi, quest’anno, invece, 115 mila. Anche se si tratta di un segnale incoraggiante, gli esperti invitano comunque a non abbassare la guardia, anche perchè il picco dell’influenza arriva di solito nei mesi di gennaio e febbraio. Solo allora sarà possibile realmente tirare le somme e capire se il numero di casi di influenza sarà davvero più basso rispetto alla media. Se la stagione influenzale dovesse proseguire con questo andamento, potrebbe essere scongiurato il rischio che si sovrappongano gli effetti del virus con quelli del Covid-19.

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