L’influenza della stagione invernale 2017-2018 si è dimostrata la peggiore degli ultimi 15 anni.
Si sono verificati 8 milioni e 677mila casi tra cui 744 gravi, 160 decessi tra cui 2 donne in gravidanza, un numero triplo rispetto allo anno 2016-2017. Secondo Paolo Bonanni, Professore Ordinario di Igiene all’Università degli studi di Firenze, la stagione influenzale 2017-2018 è stata una delle più pesanti tra quelle che si sono verificate da quando è stata avviata la sorveglianza con il sistema dei medici sentinella (InfluNet).
La fascia di età più colpita è stata quella dei bambini, che vivendo in collettività diffondono i virus tra i compagni ed in famiglia. Ma non sono stati risparmiati gli adulti e gli anziani. In quest’ultima categoria, l’influenza può portare complicanze e conseguenze molto gravi.
L’anno scorso i virus circolanti in modo prevalente sono stati più di uno, in particolare uno di questi (lineage B Yamagata) era inatteso, e ha determinato una stagione molto più pesante e prolungata del previsto.
La vaccinazione influenzale rappresenta una misura di prevenzione fondamentale, e va sottolineato che i vaccini devono essere utilizzati in maniera appropriata. Per ogni categoria di soggetti, sia per età, sia per patologie pre – esistenti, dovrebbe essere utilizzato il vaccino più adatto per ogni situazione.
Stagione influenza passata: tra le più pesanti degli ultimi anni
Le categorie maggiormente a rischio