Pfizer BioNTech ha intenzione di chiedere ai regolatori Usa l’autorizzazione per una terza dose di richiamo perché è emerso che dopo sei mesi l’immunizzazione inizia a scemare e si temono contagi per la variante Delta. L’Agenzia europea del farmaco ha però dichiarato che è troppo presto per determinare se siano necessarie altre dosi oltre al richiamo dei vaccini anti-Covid, in quanto al momento non ci sono ancora abbastanza dati dalle campagne di vaccinazione e dagli studi in corso per capire quanto durerà la protezione dai vaccini.
Ben venga la pianificazione di una terza dose di vaccino anti-Covid, che sarà probabilmente necessaria a un anno di distanza; ma in questa fase bisogna concentrarsi soprattutto su una copertura ad ampio raggio, poi si penserà ai richiami. Per il momento due dosi “sono sufficienti”.
Sembra infatti che i 4 vaccini anti-Covid autorizzati ad oggi nell’Unione Europea proteggano contro tutti i ceppi di virus Sars-CoV-2 che circolano in Ue, compresa la variante Delta. Ciò evidenzia l’importanza di un ciclo completo di vaccinazione che ci protegge comunque contro la malattia grave e contro l’evento morte.
VACCINI COVID: PRESTO PER DIRE SE TERZA DOSE SERVIRÀ
Le categorie maggiormente a rischio