Nel 2015 i dati di copertura vaccinale nel nostro Paese sono scesi sotto la soglia di sicurezza del 95%, richiesta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e che garantisce la cosiddetta “immunità di gregge”, quella che protegge anche le persone non vaccinate dal contagio. Da mesi ormai si susseguono le raccomandazioni del mondo medico e scientifico sulla necessità di vaccinarsi e di far vaccinare i propri figli. E quello che molti medici temevano è accaduto: dopo anni è stato registrato un caso di difterite nel nostro Paese. Lo ha dichiarato, in questi giorni, nel corso di un intervento a un congresso di pediatria svoltosi a Firenze, il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss) Walter Ricciardi, parlando appunto dei rischi connessi alla diminuzione dei vaccini. La difterite è una grave malattia infettiva causata dal batterio Corynebacterium diphtheriae. Per quanto possa colpire a qualsiasi età, la difterite riguarda essenzialmente i bambini non vaccinati; ecco perché la strategia più efficace contro questa malattia resta la vaccinazione preventiva. E proprio a causa del calo delle vaccinazioni obbligatorie registratosi nel nostro Paese, ci si aspetta in Italia l’arrivo di altri casi di poliomielite e difterite, in aggiunta a quelli di pertosse e morbillo che già si sono verificati. Questa è la dimostrazione degli effetti che può causare la riduzione delle vaccinazioni in genere, con il conseguente ritorno di malattie non più presenti e dell’impatto che le stesse possono avere su tutti noi.
VACCINI IN CALO: SEGNALATO IN ITALIA UN PRIMO CASO DI DIFTERITE
Le categorie maggiormente a rischio