Pfizer e Biontech hanno presentato all’Agenzia europea del farmaco Ema la richiesta di via libera alla somministrazione del vaccino anti-Covid (attualmente autorizzato fino ad un’età pari o superiore ai 16 anni) anche negli adolescenti dai 12 ai 15 anni d’età. L’esito della valutazione rapida dovrebbe arrivare in linea di massima entro 3 o 4 settimane, mentre il Canada ha già dato il via libera per questa fascia di età.
La domanda avanzata all’Ema si basa sui dati di uno studio clinico di fase 3 che ha arruolato 2.260 partecipanti di età compresa tra 12 e 15 anni. I risultati del trial, annunciati il 31 marzo scorso, hanno mostrato un’efficacia del vaccino pari al 100% nei partecipanti con o senza precedente infezione da Sars-CoV-2, e robuste risposte anticorpali. Nello studio, inoltre, il vaccino è stato generalmente ben tollerato. Come per gli adulti servirà anche una seconda dose, ma si sta studiando a un vaccino monodose più maneggevole e più facilmente somministrabile.
Riuscire a vaccinare anche i più giovani è molto importante in quanto potrebbe aiutare a limitare la diffusione del virus, dato che i ragazzi sono spesso asintomatici ma possono trasmettere il virus.
In realtà, l’obiettivo è quello di arrivare a immunizzare tutta la popolazione mondiale, vaccinando anche la popolazione con età inferiore ai 12 anni. Ecco perché Pfizer, così come anche altre case farmaceutiche, cominceranno a breve a sperimentare il vaccino anti-Covid anche per la fascia d’età 5-11 anni e subito dopo dai 2 ai 5 anni e infine da 6 mesi a 2 anni.
VACCINO ANTI-COVID: CHIESTO OK A EMA PER FASCIA DAI 12 AI 15 ANNI DI ETA’
Le categorie maggiormente a rischio