Presso il Policlinico Umberto I di Roma è stato isolato in un bambino di tre mesi il primo caso autoctono di virus sinciziale respiratorio.
Due giorni fa, sempre nel policlinico romano, il virus era già stato osservato in una bambina di 2 mesi, ma si trattava di una bimba proveniente dalla Danimarca, quindi di un caso di importazione.
Ci aspettiamo, nel corso di due o tre settimane, l’inizio dell’epidemia annuale di virus repiratorio sinciziale che è la principale causa nei bambini di bronchiolite e di polmoniti infantili. Per quanto riguarda la bronchiolite ci sono già dei bambini ricoverati, con forme non gravissime, causate però da rinovirus. L’epidemia annuale comincia sempre col rinovirus e solo dopo comincia a comparire il virus respiratorio sinciziale.
Questo virus, se non curato in tempo e adeguatamente, è potenzialmente fatale. Il periodo di incubazione del virus è di circa 4-6 giorni e i bambini più piccoli sono quelli più esposti al rischio di sviluppare una malattia severa. La malattia può sfociare in insufficienza respiratoria, rinorrea, febbre, apnee respiratorie, cianosi. Proprio l’insufficienza respiratoria può diventare pericolosa per la vita dei bambini.
In attesa che sia reso disponibile un nuovo anticorpo monoclonale per la terapia, al momento la prevenzione primaria è l’unica arma per combattere questo virus: fondamentale è tenere i bambini piccoli lontani da fratelli o altri bambini influenzati; lavarsi spesso le mani; incentivare l’allattamento al seno, che ha funzione protettiva; evitare il fumo di sigarette e l’inquinamento indoor, che predispone alle malattie respiratorie.
VIRUS RESPIRATORIO SINCIZIALE: ISOLATO A ROMA IL PRIMO CASO IN ITALIA
Le categorie maggiormente a rischio